Piano Margi

 
Piano Margi, ubicata a quota 900 s.l.m. in zona pianeggiante. Questo percorso presenta maggiori difficoltà del precedente. Al centro della zona è stato realizzato un laghetto collinare, decorato con una caratteristica barca in pietra e pieno di pesciolini rossi. Intorno, in un raggio di circa tre ettari, molti tavoli e panche in legno, diversi punti fuoco, una caratteristica fontana con freschissima acqua sorgente, un forno, altalene e travi di equilibrio per bambini. La zona è circondata da una foresta di pini mediterranei misti a ceppaie di castagno e, nelle vicinanze, anche una zona coltivata a nocciole e prati aperti. Il posto è molto ricco di funghi soprattutto in autunno, mentre in primavera, i prati, sono meta dei cercatori di Lumache. Interessante la presenza in zona del punto denominato "Castello di Margi", una roccia affiorante sommitale, molto caratteristica, che il vento e la pioggia hanno eroso e divisa in fenditure e crepacci e che secondo alcune leggende rappresenta un sito archeologico.  Proseguendo, oltre Piano Margi, a destra si ridiscende verso Bafia o la vallata del Patrì; proseguendo diritto la strada porta al crinale dei Peloritani e poi ridiscende verso S. Teresa Riva (interrotta per frana), Mandanici o S. Lucia del Mela. Questo percorso veniva utilizzato, fino a qualche decennio fa, per pellegrinaggi a piedi dalla zona ionica al Santuario di Tindari; al culmine della salita icone votive sono state poste in segno di devozione. Si sconsiglia comunque di prendere questi percorsi perché interrotti da varie frane, non rimosse dagli Enti preposti, superabili sulle tracce dei fuoristrada attrezzati ma molto pericolosi per gli strapiombi che si sono aperti.


             


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